Durante la legislatura che va concludendosi, nell’adempimento del mandato di Consigliere comunale mi sono attenuto al principio, peraltro definito dalla legge, di separazione dei poteri. Esso vuole che ogni membro del potere legislativo eserciti la sua funzione secondo scienza e coscienza, ossia libero da condizionamenti. Ciò non impedisce ovviamente che venga fatto un gioco di squadra, che fra i membri dei diversi poteri vi sia dialogo, come pure fra questi e gli organi del partito di riferimento. Credo di non affermare niente di nuovo dicendo che la collaborazione fra poteri e organi diversi non deve avere un carattere imperativo. Come vuole il pensiero liberale, la collaborazione e la discussione devono essere libere, e soprattutto non devono escludere la possibilità di dissentire, di prendere posizioni autonome.